Annotazioni sul retro della stampa

Qui di seguito trovate i dati che secondo noi dovrebbero figurare direttamente sul retro della stampa con lo stesso ordine come elencati. Se in seguito l’opera viene incorniciata, gli stessi dati potrebbero essere riportati sul cartoncino nel retro della cornice

– titolo
– luogo
– codice di riferimento dell’archivio dell’autore
– anno di realizzazione
– anno di stampa
– edizione/numerazione
– firma dell’autore
(ev. nome in stampatello)

Il titolo
Non sempre i fotografi danno un titolo alle loro opere per evitare, secondo alcuni concetti attuali delle arti visive, di dare indicazioni o suggerimenti riguardo quanto l’opera deve comunicare unicamente con la sua immagine.
Chi definisce un titolo, dà una indicazione in più e condiziona la visione dell’opera stessa. Naturalmente per certe immagini non é pregnante avere o non avere un titolo.
Sarebbe opportuno mettere l’indicazione “Senza Titolo” .

Il luogo
Non determinante, ma utile per riconoscere i luoghi nel caso di opere di paesaggio o architettura.

Codice di riferimento dell’archivio dell’autore
Nel caso di scatti differenti dello stesso soggetto, alcuni autori riportano sul retro della stampa, il codice di riferimento per riconoscere il negativo dal quale é stata stampata l’opera positiva.

L’anno di realizzazione (scatto)
Sapere quando un autore ha realizzato la sua opera é molto importante per contestualizzare le opere e capire come mai un autore ha realizzato un lavoro.

L’anno di realizzazione della stampa positiva
Non sempre gli autori realizzano, dopo lo scatto di una immagine, tutte le stampe di una edizione ed a volte, tra il momento dello scatto e la realizzazione della stampa fotografica, passano alcuni anni. Indicare sul retro della stampa l’anno in cui la stessa é stata realizzata, se diverso dall’anno dello scatto, é una informazione in più che può a volte confermare una migliore o peggiore qualità del supporto utilizzato per la stampa e quindi un valore differente.

Edizione/numerazione
Viene scritto il numero della copia dell’edizione che l’autore ha deciso per quella immagine o serie di immagini, la stessa cifra viene barrata con la cifra corrispondente al massimo delle copie che saranno stampate.
Esempio 4/25: si tratta della quarta copia di 25 che saranno stampate.

Annotazioni eventuali
Alcuni autori danno indicazione di chi ha realizzato la stampa, oppure del materiale di supporto della stampa, o altre indicazioni.

La firma dell’autore
La firma si mette in ultima posizione per autentificare i dati sopra riportati.
Naturalmente. Può essere scritta a matita (la grafite non ha inchiostri che possono con l’andare del tempo trasferirsi sul fronte dell’immagine e/o nella fibra della carta).
Alcuni autori firmano sul fronte, nel bordo bianco (pochi, come Mario Giacomelli, firmano nell’immagine con una normale penna a sfera), io preferisco che la firma sia sul retro al centro dell’immagine.
N.B. é necessario fare attenzione a non premere troppo con la matita per evitare di incidere la carta e trasferire il segno sul davanti dell’immagine.