CORRUZIONI – Oggetto quasi Maurizio Montagna

CHF12.00

Catalogo della mostra tenutasi presso
CONSARC/GALLERIA, Chiasso
dal 11 09 2021 al 24 10 2021

Nell’ambito della
Bi12  –  FAKE Visual distortion

A cura di Maurizio Montagna
e di Daniela e Guido Giudici

Testo di Mauro Zanchi

Finito di stampare in offset
da Antezza Tipografi, Matera
nel settembre 2021
in 500 copie
cm 21 x 14.8
38 pagine con 40 fotografie BN

 

“E se gli oggetti sfuggissero alla loro natura di muti testimoni, per diventare diversamente protagonisti, soggetti dotati di un proprio pensiero e proprie capacità decisionali?”
Così inizia Objecto quase, libretto di racconti raccolti nel 1978 da Josè Saramago che con incredibile lucidità immagina un mondo dove gli oggetti sabotano il loro stesso funzionamento mandando in crisi una società resa schiava dal loro utilizzo.
Oggetto quasi è anche il titolo che Maurizio Montagna utilizza per la sua recente ricerca sul glitch, il difetto, l’anomalia, il disturbo, la distorsione visiva, il crash digitale.
Con questo lavoro sempre più affinato e sottile, ricco di citazioni e di omaggi, Montagna si interroga su quanto l’operatore sia ancora il vero artefice del suo mondo creativo con l’avvento della fotografia digitale/elettronica.
“Penso che, nonostante le grandi potenzialità tecnologiche, usate con differenti scopi e non sempre positivi, la quasi totalità dei fruitori di tecnologia sia totalmente asservita a essa, senza più avere un vero rapporto con la realtà. Questo porterà inevitabilmente a una percezione/interpretazione dispotica della stessa.” Così scrive l’autore.
Gli oggetti di Montagna vogliono farci riflettere su questo aspetto della fotografia e di quanto i soggetti e, in una certa misura anche l’autore, si debbano sottomettere ai capricci di un dispositivo fotografico che, indipendente dal software al quale dovrebbe adeguarsi, interpreta il soggetto trasformandolo, scomponendolo fino alla realizzazione di opere uniche e irripetibili.
“Noi sappiamo che sotto l’immagine rivelata ce n’è un’altra più fedele alla realtà, e sotto quest’altra un’altra ancora, e di nuovo un’altra sotto quest’ultima, fino alla vera immagine di quella realtà, assoluta, misteriosa che nessuno vedrà mai, o forse fino alla scomposizione di qualsiasi immagine, di qualsiasi realtà.” (Michelangelo Antonioni)

Daniela e Guido

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