© Alberto Flammer – # 16 – 1988 ed. n.n.
Dalla serie “Dal Libro Dei Morti Degli Antichi Egizi”
LA POETICA DELLA LUCE
Alberto Flammer
Apertura
DOMENICA 22 settembre 2024
ore 11.00 – 15.00
Fino al 10 novembre 2024
Finissage
DOMENICA 10 novembre 2024
ore 11.00 – 15.00
Presso CONSARC/GALLERIA a Chiasso si apre domenica 22 settembre 2024, a partire dalle ore 11.00, l’esposizione LA POETICA DELLA LUCE, che presenta due serie di lavori realizzati da Alberto Flammer negli scorsi anni. In collaborazione con l’Associazione Archivio Alberto Flammer, la CONSARC/GALLERIA rende omaggio con questa esposizione ad un grande della fotografia svizzera.
La nostra frequentazione con Alberto Flammer inizia nella prima metà degli anni ’80, quando alla galleria FotografiaOltre, sempre a Chiasso, ospitammo la serie di opere che lo stesso Flammer aveva definito “Alchimie”, perché vi si fondono e confondono corpi, legno e pietre.
Da allora ci siamo incontrati spesso ed ogni volta, dopo lunghe discussioni, mi vedevo costretto a dar ragione ad Alberto. ERA UN MAESTRO.
L’ultimo incontro è avvenuto nel luglio del 2022, a Locarno.
Dopo qualche giorno, ci ha chiamati al telefono per proporci di esporre in Galleria il suo ultimo lavoro che – dice lui – è pronto.
Purtroppo non siamo riusciti a programmare la mostra prima della sua scomparsa avvenuta il 10 novembre 2023.
Dopo qualche tempo, abbiamo contattato Mattia Della Gana e Nicoletta Ferrazzini dell’Associazione Archivio Alberto Flammer, perché volevamo rendere omaggio ad Alberto ad un anno da quel 10 novembre. Volevamo farlo proprio con la mostra che sembrava pronta, con le opere incorniciate, a cui mancava solo di essere appese alle pareti della Galleria.
Immergendosi nell’archivio, Mattia e Nicoletta scoprono che il suo ultimo progetto espositivo era sì pronto, ma senza le stampe fotografiche. Alberto quando progettava una mostra prima preparava su fogli A4 gli schizzi di quello che avrebbe fotografato e poi procedeva con gli scatti fotografici. Dunque, in questo caso, erano pronti gli schizzi, ma non le fotografie.
Abbiamo così deciso assieme di esporre due serie di lavori realizzati anni prima.
Il primo gruppo è composto da immagini tratte dalla serie intitolata “Dal Libro dei Morti degli Antichi Egizi”, in cui sono raffigurati dettagli dei monumenti che Flammer aveva fotografato nel suo viaggio del 1988.
Come scrive Antonio Mariotti: Flammer “punta ad esplorare un mondo distante sia nello spazio che nel tempo”. Ed ancora: “Irrimediabilmente, però, ad orientare la ricerca di Alberto Flammer è il suo voler a tutti i costi «dominare» la luce, utilizzandola nel migliore dei modi per realizzare il suo intento più intimo: quello di sorprendere ogni volta chi osserva le sue opere con un nuovo punto di vista, un nuovo contrasto tra luce e ombra, tra bianco e nero”.
Parole che valgono anche per il secondo gruppo di immagini che sono immagini tratte dalla serie “Radiografie e Risonanze”: nature morte che raffigurano vasi e fiori realizzate con lastre mediche, a cui si aggiunge un Autoritratto speciale.
In occasione di questa mostra sarà presentata una cartella contenente 7 stampe in una edizione limitata a 7 copie + 3 copie fuori edizione.
L’idea della cartella è venuta dopo il ritrovamento in archivio di una serie di stampe analogiche ai sali d’argento che Alberto Flammer aveva realizzato in occasione della mostra del 1988 che la Fondazione Svizzera della Fotografia (allora nella sede del Kunsthaus di Zurigo) aveva allestito includendo le immagini dell’Egitto.
La cartella conterrà dunque una stampa “vintage“ ai sali d’argento realizzata dallo stesso Flammer, e stampe contemporanee prodotte per l’occasione a getto d’inchiostro da Stefano Spinelli delle due serie presentate in galleria.
A completare la cartella un testo di presentazione di Antonio Mariotti che ha conosciuto Flammer durante gli anni di collaborazione avuti per l’Archivio Roberto Donetta.