© Christof Klute – Cezannes’ window I-XII – Aix-en-Provence 2021
12 stampe a pigmenti in cornice cm 50×40 Ed 5
REVISITED – Christof Klute
a cura di Daniela e Guido Giudici
apertura SABATO 25 novembre 2023
ore 11.00 – 15.00 – in presenza dell’artista
APERTURA SPECIALE
DOMENICA 11 febbraio 2024 ore 11-15
Dal 26 novembre al 22 dicembre 2023
dal 10 al 26 gennaio 2024
PROLUNGATA fino a sabato 24 febbraio 2024
In questa terza mostra personale del fotografo tedesco Christof Klute alla CONSARC/GALLERIA (le precedenti sono state nel 2008 e nel 2012) e in contemporanea con una sua seconda esposizione presso la Fondazione Rolla, i temi cari a Klute ritornano ancora più narrativi e contemplativi. La possibilità di visitare le due mostre, anche se in luoghi diversi, e di avere delle serie composte da più immagini, che vanno da dittici a polittici di 12 immagini che creano delle “quadrerie” di diversi formati, rappresentano ora uno spaccato completo e denso del lavoro ventennale del fotografo, teologo e filosofo tedesco.
Nella mostra REVISITED Christof Klute espone opere realizzate negli ultimi anni.
Il titolo si riferisce, tra l’altro, ad un album di Bob Dylan: “Highway 61 Revisited”. Si tratta di una strada che collega la città natale di Dylan con importanti metropoli del Blues, nelle quali per Dylan hanno lavorato importanti musicisti.
Allo stesso modo, le serie fotografiche di Christof Klute vengono realizzate in luoghi di interesse personale per l’artista, luoghi legati a mondi di idee come la filosofia, il misticismo, la letteratura.
Così, le fotografie mostrate seguono vagabondaggi, vengono scattate durante le visite alle chiese o durante i soggiorni nei monasteri. Nella mostra in corso, però, ci sono anche esempi di architettura programmatica frutto di certi ideali e certe utopie della vita e della convivenza umana. Si tratta sempre di uno sguardo speculativo sull’aspetto sensuale delle idee.
Nel metodo di lavoro artistico, i concetti di serie e ripetizione svolgono un ruolo centrale.
Christof Klute produce sempre foto in serie. Di solito sono semplici movimenti sul luogo a guidare lo sguardo fotografico. Risultano immagini che spesso differiscono solo minimamente, ad esempio nella direzione della luce, dove astrazione e atmosfera entrano in un particolare rapporto di tensione. E le singole immagini vengono poi combinate in gruppi, in righe o blocchi.
La visita ripetitiva dei luoghi ha sicuramente un significato meditativo. Così l’aspetto del tempo diventa argomento: i luoghi cambiano, ma anche lo sguardo del fotografo.