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05, 2024
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05, 2024
ENTREDEUX
bigio542024-08-05T19:06:25+02:00
ENTRE-DEUX
Domenica 19 maggio 2024 - h 11/15




ENTRE-DEUX
Roberto Mucchiut (CH 1960)
APERTURA
DOMENICA 19 maggio 2024 11-15
in presenza dell'artista
Incontro con Roberto Mucchiut
Sabato 8 giugno 2024
ore 14-17.30
segue aperitivo
Fino al 28 giugno 2024, prolungata fino al 31 luglio 2024
CHIUSURA ESTIVA
dal 29 giugno 2024 al 6 luglio 2024
** La mostra rimarrà allestita e visitabile su appuntamento
dall'8 al 31 luglio 2024 (dal lunedì al sabato)
concordate la vostra visita telefonando ai numeri
+41916837949 (galleria) o
+41794422437 (Roberto Mucchiut).
CHIUSO DOMENICA E FESTIVI
ENTRATA LIBERA
2
05, 2024
ENTREDEUX-p
bigio542024-08-05T19:07:09+02:00© Roberto Mucchiut (CH) – OI #06, 1980-90/2024 – cm 7×11 – Ed. 1/15 + 3 E.A.
fotografie digitali da pellicola positiva 24×36
stampa ai pigmenti su carta cotone cm 20×20
ENTRE-DEUX
Roberto Mucchiut
Apertura
DOMENICA 19 maggio 2024
ore 11.00 – 15.00
in presenza dell'artista
Incontro con ROBERTO MUCCHIUT
Sabato 8 giugno 2024 – h 14/17.30
Segue aperitivo
Fino al 28 giugno 2024, prolungata fino al 31 luglio 2024
CHIUSURA ESTIVA dal 29 giugno al 6 luglio 2024
** La mostra rimarrà allestita e visitabile su appuntamento
dall'8 al 31 luglio 2024 (dal lunedì al sabato)
concordate la vostra visita telefonando ai numeri
+41916837949 (galleria) o
+41794422437 (Roberto Mucchiut).
CHIUSO DOMENICA E FESTIVI
ENTRATA LIBERA
ENTRE-DEUX
Tempi e terre di mezzo
Presso la galleria Consarc a Chiasso si apre domenica 19 maggio, a partire dalle ore 11.00, l'esposizione ENTRE-DEUX, che presenta gli ultimi lavori di Roberto Mucchiut. Un'esplorazione dei territori di confine tra realtà, percezione e immaginazione, tra luce e ombra, tra passato e futuro e tra analogico e digitale.
La mostra si snoda attraverso diverse serie fotografiche (e due installazioni video) caratterizzate dalla sperimentazione, in bilico tra tecniche analogiche (fotografia analogica, foro stenopeico) ed elaborazioni digitali. L'autore si muove attraverso spazi sospesi dove la realtà si confonde con l'immaginario e il tempo sembra perdere la sua linearità. Un cammino attraverso le immagini e i video che rappresentano la soglia tra il visibile e l'invisibile e tra il movimento e la stasi.
Le opere esposte sono frutto di una ricerca artistica che utilizza la fotografia e il video non solo come mezzi di rappresentazione, ma come strumenti per interrogare e riflettere sulla nostra percezione della realtà. Un invito a considerare le infinite possibilità che si aprono quando ci si trova in bilico tra due mondi e a riflettere sulla bellezza e sulla complessità dei momenti di passaggio.
© Roberto Mucchiut (CH) – Matière#04, 2023/2024 – cm 40×50 – Ed. 1/10 + 3 E.A.
originale pellicola positiva a colori formato cm 6×7, elaborazione digitale
stampa ai pigmenti su carta fotografica cm 40×50 / 50×60
© Roberto Mucchiut (CH) – Matière#02, 2023/2024 – cm 40×50 – Ed. 1/10 + 3 E.A.
originale pellicola positiva a colori formato cm 6×7, elaborazione digitale
stampa ai pigmenti su carta fotografica cm 40×50 / 50×60
© Roberto Mucchiut (CH) – Crépuscules#02, 2024, dittico cm 60×90 Ed. 1/10 + 3 E.A.
fotografie digitali, stampa ai pigmenti su carta fotografica cm 60×90, 40×60
© Roberto Mucchiut (CH) – Crépuscules#01_1heure/_1minute, 2023, dittico cm 40×50 Ed. 1/10 + 3 E.A.
originale pellicola positiva a colori formato 6×7, stampa ai pigmenti su carta fotografica cm 40×50
© Roberto Mucchiut (CH) – Sans #06 – 2024 – cm 30×45 – Ed 1/10 + 3 E.A.
stampa ai pigmenti su carta cotone cm 60×90, 40×60 e 30×45
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02, 2024
DAPRES-p
bigio542024-04-17T17:34:20+02:00© Daria Caverzasio (CH) – Ruota VI 2024 – cm 40×30 – Ed. 1/3
stampa ai pigmenti su carta cm Hahnemühle Photo Rag 308 cm 54×42
D'APRÈS
Daria Caverzasio
Apertura
DOMENICA 10 marzo 2024
ore 11.00 – 15.00 – in presenza dell'artista
Fino al 5 maggio 2024
Finissage
DOMENICA 5 maggio 2024
ore 11.00 – 15.00 – in presenza dell'artista
ENTRATA LIBERA
Presso la galleria Consarc a Chiasso si apre domenica 10 marzo a partire dalle ore 11.00 l'esposizione D'après che presenta la riflessione fotografica degli ultimi anni di Daria Caverzasio Hug intorno a questo tema.
Con D'après si indica una pratica basata sull'interpretazione da parte di un artista di opere di altri artisti, opere alle quali egli riconosce un valore fondante per la storia dell'arte e per la propria poetica, una fascinazione estetica importante, un punto di partenza di processi di pensiero o anche semplicemente un posto nella propria memoria visiva.
I D'après proposti si muovono fra suggestioni legate alla storia della pittura occidentale e interpretazioni della pittura montagna-acqua della tradizione cinese con passaggi sotto pelle nelle opere di fotografi contemporanei, in un gioco di collegamenti visivi e linguistici che sono accenni o echi in una memoria soggettiva di un patrimonio culturale collettivo.
Anche in queste immagini fotografiche, che sono in fondo un omaggio a Eraclito e alla sua "natura intima delle cose che ama nascondersi", l'artista continua la sua ricerca sul "vedere attraverso", oggettivato in acqua, vetro e altri materiali schermanti o riflettenti, sempre con un metodo di lavoro più istintivo che programmato. Anche in questi lavori l'assunto centrale è la riflessione sulle modalità di percezione del visibile e sulla sua rappresentazione attraverso la fotografia, nella consapevolezza che nel processo creativo la memoria personale e culturale, la percezione fisica e psichica dello spazio e del tempo, la carica simbolica che prestiamo alle situazioni e agli oggetti, in alternanza creano e strappano quel velo che si frappone fra noi e una compiuta conoscenza del reale.
Prezzi su richiesta
D'APRÈS © Daria Caverzasio (CH)
stampe ai pigmenti su carta Hahnemühle Photo Rag 308

© Daria Caverzasio (CH) – Cime VII – 2020 – cm 43×32 – Ed 1/3
stampa ai pigmenti su carta Hahnemühle Photo Rag grm 308 cm 58×46
© Daria Caverzasio (CH) – Ruota II – 2022 – cm 40×30 – Ed 1/3
stampa ai pigmenti su carta Hahnemühle Photo Rag grm 308 cm 54×42

© Daria Caverzasio (CH) – Nympha fontis II – 2018 – cm 86×58 – Ed 1/2
stampa ai pigmenti su carta Hahnemühle Photo Rag grm 308 cm 99.8×72
© Daria Caverzasio (CH) – D'après Woodman III – 2020 – cm 27×20 – Ed 1/3
stampa ai pigmenti su carta Hahnemühle Photo Rag grm 308 cm 31×28

© Daria Caverzasio (CH) D'après Wurm/Le Corbusier III – 2018 – cm 32×20 – Ed 1/5
Stampa ai pigmenti su carta Hahnemühle Photo Rag grm 308 cm 40×28
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02, 2024
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11, 2023
Revisited-p
bigio542024-01-28T21:16:32+01:00
© Christof Klute – Cezannes' window I-XII – Aix-en-Provence 2021
12 stampe a pigmenti in cornice cm 50×40 Ed 5
REVISITED – Christof Klute
a cura di Daniela e Guido Giudici
apertura SABATO 25 novembre 2023
ore 11.00 – 15.00 – in presenza dell'artista
APERTURA SPECIALE
DOMENICA 11 febbraio 2024 ore 11-15
Dal 26 novembre al 22 dicembre 2023
dal 10 al 26 gennaio 2024
PROLUNGATA fino a sabato 24 febbraio 2024
In contemporanea con
MINDSCAPE Christof Klute
presso
FONDAZIONE ROLLA, Bruzella
ENTRATA LIBERA
In questa terza mostra personale del fotografo tedesco Christof Klute alla CONSARC/GALLERIA (le precedenti sono state nel 2008 e nel 2012) e in contemporanea con una sua seconda esposizione presso la Fondazione Rolla, i temi cari a Klute ritornano ancora più narrativi e contemplativi. La possibilità di visitare le due mostre, anche se in luoghi diversi, e di avere delle serie composte da più immagini, che vanno da dittici a polittici di 12 immagini che creano delle "quadrerie" di diversi formati, rappresentano ora uno spaccato completo e denso del lavoro ventennale del fotografo, teologo e filosofo tedesco.
Nella mostra REVISITED Christof Klute espone opere realizzate negli ultimi anni.
Il titolo si riferisce, tra l'altro, ad un album di Bob Dylan: "Highway 61 Revisited". Si tratta di una strada che collega la città natale di Dylan con importanti metropoli del Blues, nelle quali per Dylan hanno lavorato importanti musicisti.
Allo stesso modo, le serie fotografiche di Christof Klute vengono realizzate in luoghi di interesse personale per l'artista, luoghi legati a mondi di idee come la filosofia, il misticismo, la letteratura.
Così, le fotografie mostrate seguono vagabondaggi, vengono scattate durante le visite alle chiese o durante i soggiorni nei monasteri. Nella mostra in corso, però, ci sono anche esempi di architettura programmatica frutto di certi ideali e certe utopie della vita e della convivenza umana. Si tratta sempre di uno sguardo speculativo sull'aspetto sensuale delle idee.
Nel metodo di lavoro artistico, i concetti di serie e ripetizione svolgono un ruolo centrale.
Christof Klute produce sempre foto in serie. Di solito sono semplici movimenti sul luogo a guidare lo sguardo fotografico. Risultano immagini che spesso differiscono solo minimamente, ad esempio nella direzione della luce, dove astrazione e atmosfera entrano in un particolare rapporto di tensione. E le singole immagini vengono poi combinate in gruppi, in righe o blocchi.
La visita ripetitiva dei luoghi ha sicuramente un significato meditativo. Così l'aspetto del tempo diventa argomento: i luoghi cambiano, ma anche lo sguardo del fotografo.
fino al 24 febbraio 2024
fino al 24 febbraio 2024
Domenica 11 febbraio 2024 dalle 11 alle 15
in contemporanea presso
Fondazione Rolla, Bruzella
Domenica 11 febbraio 2024 dalle 14 alle 18
REVISITED - Christof Klute
MINDSCAPE - Christof Klute
APERTURA SPECIALE in presenza dell'autore
APERTURA SPECIALE in presenza dell'autore
PROLUNGAMENTO della mostra
PROLUNGAMENTO della mostra

© Christof Klute – La Tourette Refektorium I-II – Éveux 2023
2 Stampe ai pigmenti in cornice cm 90×70 Ed 5

© Christof Klute (D) – Casa Cattaneo I-XII – Cernobbio 2018
12 Stampe a pigmenti in cornice cm 30×20 Ed.5

© Christof Klute – Getsemani I-II – Gerusalemme 2013-16
2 Stampa ai pigmenti in cornice cm 113×75,5 Ed 3
© Christof Klute (D) Le dernier passage I-XI – Banyuls – Portbou 2017
11 stampe ai pigmenti in cornice cm 26×20,5 Ed 5

© Christof Klute (D) – Gemeentemuseum I-V – Den Haag 2018
4 stampe ai pigmenti in cornice cm 40×30 Ed 5
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11, 2023
REVISITED
bigio542024-01-28T21:01:50+01:00
12 stampe a pigmenti in cornice cm 50x40
REVISITED
dal 10 gennaio al 26 gennaio 2024
SABATO 25 novembre 2023 - H 11/15
26 novembre 2023 ore 11-18
MINDSCAPE - Christof Klute
presso Fondazione Rolla, Bruzella



fino al 24 febbraio 2024
fino al 24 febbraio 2024
Domenica 11 febbraio 2024 dalle 11 alle 15
in contemporanea presso
Fondazione Rolla, Bruzella
Domenica 11 febbraio 2024 dalle 14 alle 18
REVISITED - Christof Klute
MINDSCAPE - Christof Klute
APERTURA SPECIALE in presenza dell'autore
APERTURA SPECIALE in presenza dell'autore
PROLUNGAMENTO della mostra
PROLUNGAMENTO della mostra
REVISITED – Christof Klute
a cura di Daniela e Guido Giudici
APERTURA SPECIALE
Sabato 11 febbraio 2024 ore 11-15
PROLUNGAMENTO della mostra fino a
Sabato 24 febbraio 2024
In contemporanea con
MINDSCAPE Christof Klute
presso
FONDAZIONE ROLLA, Bruzella
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10, 2023
IncontroHerschdorferMury
bigio542023-10-06T17:27:02+02:00Nathalie Herschdorfer
in dialogo con
Francine Mury
Sabato 14 ottobre 2023
ore 16.30
ENTRATA LIBERA
segue aperitivo
Nell'ambito della mostra IERI. OGGI. SULLA SOGLIA. con opere di Francine Mury, inaugurata il 17 settembre scorso, siamo lieti di confermare l'incontro dell'autrice in dialogo con Nathalie Herschdorfer, direttrice di PHOTO ELYSEE, Losanna.
…Giocando con le forme e le texture, rielaborando i contrasti e privilegiando l'astrazione, Francine Mury si avventura in un nuovo percorso artistico che le permette, come per i suoi dipinti, di offuscare lo sguardo dello spettatore, sempre con l'obiettivo di mettere in discussione il visibile. …
Nathalie Herschdorfer. "Forme fotografiche: una nuova interrogazione del visibile", testo pubblicato nel libro d'artista OPUS SPATIUM 4.
Nathalie Herschdorfer è curatrice di mostre e storica dell'arte e della fotografia.
Nel 2022 è stata nominata direttrice di Photo Elysée, museo cantonale della fotografia di Losanna.
In precedenza, ha diretto il Museo di Belle Arti di Le Locle dove ha curato, tra le altre, le mostre di Henri Cartier-Bresson, Stanley Kubrick, Vik Muniz , Alex Prager, Viviane Sassen, Hiroshi Sugimoto e Andy Warhol. Molto attiva nel campo della fotografia contemporanea, è stata invitata ad organizzare numerose mostre in diversi paesi. Insegna storia della fotografia all'École cantonale d'art de Lausanne (ECAL) ed è autrice di diverse opere, tra cui CORPS (Fonds Mercator, 2018), Mountains by Magnum Photographers (Prestel, 2019), The Dictionary of Photography (Éditions de La Martinière, 2015), Carta lucida. Un secolo di fotografia di moda presso Condé Nast (Thames & Hudson, 2012) e Jours d'après. Quando i fotografi tornano sul luogo della tragedia (Thames & Hudson, 2011).
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09, 2023
IERI.OGGI.Sulla Soglia-p
bigio542023-10-24T11:09:16+02:00© Francine Mury – Beijing-Jingdezhen 2018 – #01v
inkjet print su carta Murakumo 42grm2
cm 35×35 ed 1/1
IERI. OGGI. SULLA SOGLIA
Francine Mury
apertura
DOMENICA 17 settembre 2023
ore 11.00 – 17.00
in presenza dell'autrice
Fino al 12 novembre 2023
testi presentazione
Domenico Lucchini
Nathalie Herschdorfer
Nathalie Herschdorfer
in dialogo con
Francine Mury
sabato 14 ottobre 2023 ore 16.30
OPUS SPATIUM 4
Libro d'artista stampato in 50 copie
pubblicato in occasione della mostra
ENTRATA LIBERA
Per la prima mostra della stagione 2023-2024, la galleria apre con una selezione di lavori che Francine Mury, artista romanda, ticinese di adozione, ha realizzato con medium differenti durante diversi viaggi in Cina.
La serie di 23 fotografie scattate da Francine attraverso il finestrino sporco e bagnato di pioggia di un treno che viaggia veloce nel paesaggio cinese, sono stampate su carta Murakumo in edizione unica.
A questa serie si confrontano con la stessa cromia 15 opere in china realizzate nel 2020 su carta bambù.
Principalmente artista pittrice, Francine utilizza sporadicamente il mezzo fotografico che in questa mostra, come sottolinea nel suo testo Nathalie Herschdorfer, "mette in discussione il visibile."
© Francine Mury – Beijing-Jingdezhen 2018 – #02
inkjet print su carta Murakumo 42grm2
cm 30×30 Immagine 25×25 ed 1/1
© Francine Mury – Beijing-Jingdezhen 2018 – #10
inkjet print su carta Murakumo 42grm2
cm 30×30 – ed 1/1
© Francine Mury – Beijing-Jingdezhen 2018 – #03
inkjet print su carta Murakumo 42grm2
cm 30×30 Immagine 25×25 ed 1/1
© Francine Mury – Beijing-Jingdezhen 2018 – #19
inkjet print su carta Murakumo 42grm2
cm 35×35 ed 1/1
© Francine Mury – #5276 – 2020
china su carta bambú cm 35×35
© Francine Mury – #5269 – 2020
china su carta bambú cm 35×35
Le fotografie di Francine Mury
fra dionisiaco e apollineo
Domenico Lucchini
La carta è una delle grandi invenzioni della Cina e per oltre 2000 anni ne ha veicolato la storia artistica politica e spirituale. Attraverso la pittura e la calligrafia si sono espresse nei secoli le singolari aspirazioni e le visioni del popolo cinese. Il pensiero e lo stile di vita influiscono sul modo di osservare il mondo, e la dimensione metafisica propria della cultura cinese si è espressa in immagini in bianco e nero su carta; un po' come nelle opere fotografiche di questa serie presentata alla galleria Consarc.
La carta cinese infatti è usata anche per le stampe fotografiche come nel caso di questo ultimo lavoro di Francine Mury che ha viaggiato in Cina, più volte, nel 2017, 2018 e 2019.
La carta usata nell'arte della calligrafia o della pittura non è un semplice supporto amorfo sul quale si stende di inchiostro ma è un importante elemento con cui si deve imparare a dialogare. La carta è una materia che si potrebbe quasi definire viva, dotata di caratteristiche particolari, la cui superficie partecipa alla definizione dell'opera in modo determinante.
Bisogna conoscere l'assorbenza e saperne apprezzare il colore e la consistenza per abbinarvi l'inchiostro o la stampa più adatti.
Il risultato visivo trasmette un'esperienza che scopriamo a poco a poco a partire dalla texture della carta attraverso la materia viva delle fotografie fino alla creazione dell'opera con inchiostro e pennelli in una sorta di trasmutazione , mi verrebbe da dire nietzscheiana, dal dionisiaco all'apollineo.
Dal treno di alta velocità dove ha viaggiato dal nord verso il sud della Cina, Francine Mury ha scattato delle fotografie dalla finestra.
Questi treni che viaggiano al di fuori delle consuete infrastrutture delle città, costituiscono una rete che attraversa il paese da dove si vedono risaie, qualche costruzione, colline. Dalla finestra bagnata le gocce d'acqua della pioggia, per effetto della velocità, segnano scie come fossero lacrime. Gli scatti immortalano immagini di paesaggi immersi nella nebbia primaverile, e ricordano il senso della pittura cinese classica paesaggistica.
La fotografia per Francine Mury è sempre stato un mezzo che l'accompagna nella sua ricerca artistica, per esempio nel 2016 durante il suo soggiorno a la Cité internationale des Arts di Parigi, dove ha realizzato la serie fotografica sulla "flânerie"; delle passeggiate quotidiane con la macchina fotografica nella città, vagando senza meta, osservando ogni minima cosa vivente: un bambino, un cane, il fiume, gli alberi, le case e i muri segnati del tempo.
In questa nuova serie cinese, si rivela forse ancor più l'ispirazione profonda che ha animato Francine Mury, la consapevolezza che si è delineata alla fine della sua esplorazione parigina: un sentimento di "pietas" ma nel contempo uno sguardo non solo appassionato, ma accurato e lucido, che reperisce, raccoglie ed evidenzia le ossidazioni, i grumi che la sofferenza e il dolore anonimo della quotidianità umana e sociale depositano sulle cose e le strutture, gli orpelli spensierati e gioiosi ma insieme aulici e monumentali di un paesaggio senza fine.
Forme fotografiche:
una nuova interrogazione del visibile
Nathalie Herschdorfer
La fotografia fa parte di ogni momento della nostra vita. Onnipresente nella nostra vita quotidiana, è costantemente nelle nostre mani – sullo schermo più che sulla carta. La macchina fotografica stessa è diventata un'estensione di noi stessi. Ci permette di comunicare con chiunque nel mondo, attraverso tutte le generazioni e le culture.
Così, da oltre 180 anni, abbiamo imparato a percepire il mondo in modo "fotografico". Tutto viene fotografato: paesaggi, persone, case, oggetti, guerre, feste, ricordi. Dalla comodità del nostro divano, le immagini ci arrivano dai quattro angoli del mondo. Il fenomeno è addirittura in crescita: ogni giorno vengono scambiate tre miliardi di immagini su Internet.
Può quindi sembrare sorprendente scoprire l'uso della fotografia da parte di Francine Mury. Da oltre 40 anni, l'artista esprime la sua visione del mondo con il pennello. Per i pittori, l'immagine appare attraverso il movimento della mano. I pigmenti vengono applicati delicatamente fino a formare un'immagine.
Il processo non è istantaneo: l'immagine prende forma poco a poco, coprendo gradualmente la carta o la tela. I dipinti e i disegni sono spesso creati nello studio dell'artista. Non è necessario trovarsi all'aperto per raffigurare un paesaggio, non è necessario trovarsi di fronte a un oggetto per portarlo sulla tela. La realizzazione dell'immagine è molto diversa con la fotografia. La mano del fotografo si limita a premere il pulsante di scatto. L'immagine viene prodotta in una frazione di secondo.
L'occhio, naturalmente, svolge un ruolo fondamentale – il fotografo guarda attraverso il mirino o lo schermo per scegliere l'inquadratura – ma è distinto dall'occhio, che detta la mano del pittore e gli dice quando il dipinto è finito, quando la mano deve fermarsi. Spesso il pittore completa il suo apprendistato con il know-how tecnico, mentre il fotografo può, se lo desidera, inviare le sue immagini al laboratorio per la (ri)produzione. In questo modo, l'immagine fotografica prende forma seguendo un percorso e un tempo di produzione diversi da quelli del disegno o della pittura.
Nel XXI secolo, mentre milioni di immagini scorrono sui nostri schermi, i musei d'arte stanno aumentando il numero di mostre fotografiche, dimostrando quanto la fotografia stia contribuendo a plasmare il nostro immaginario. 120 anni fa, attraverso le loro mostre, i pittorialisti cercavano di dimostrare che le immagini fotografiche non erano una semplice traduzione della realtà, ma offrivano una visione artistica del mondo. Oggi la tecnologia digitale ha fugato ogni dubbio su questo punto. Facilmente maneggiabile, la fotografia è uno strumento utilizzato da molti pittori. Era già il caso di Gauguin e Degas. Ma se Francine Mury si interessa a questo mezzo, non è per scopi documentaristici, bensì per esplorare nuove forme artistiche. Con questa serie, che rientra nel genere del paesaggio tradizionale, l'artista sperimenta un nuovo strumento.
Andando controcorrente rispetto a una fotografia che cerca di rendere visibile, la sua attenzione si concentra su paesaggi che scivolano via davanti a lei.
Dal treno che la porta ad attraversare la Cina ad alta velocità, dirige il suo obiettivo su scene che potrebbero essere considerate banali o non "fotogeniche". L'artista si rende presto conto che le sue immagini sono sfocate a causa dello sporco sul finestrino e della velocità del treno: un inconveniente che lei sfrutta a suo vantaggio. In questo caso, la fotografia non viene utilizzata per documentare la realtà, ma per mettere in discussione il visibile. Nella fotografia, c'è il tempo dello scatto e quello della produzione della stampa. Se oggi la nostra esperienza delle fotografie avviene attraverso lo schermo, la fluidità delle immagini digitali incoraggia sempre più artisti a interessarsi alla materialità dell'immagine. È il caso di Francine Mury, il cui lavoro fotografico segue le orme dei pittorialisti, che privilegiavano la sfocatura rispetto alla nitidezza e sperimentavano diversi processi di pigmento per ottenere effetti pittorici. Le fotografie qui esposte – che l'artista voleva fossero monocromatiche – sono stampate su carta di riso anziché su carta fotografica. Giocando con le forme e le texture, rielaborando i contrasti e privilegiando l'astrazione, Francine Mury si avventura in un nuovo percorso artistico che le permette, come per i suoi dipinti, di offuscare lo sguardo dello spettatore, sempre con l'obiettivo di mettere in discussione il visibile.
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08, 2023
IERI. OGGI. SULLA SOGLIA
bigio542023-10-24T11:10:05+02:00
IERI. OGGI. SULLA SOGLIA.
IERI. OGGI. SULLA SOGLIA.
DOMENICA 17 settembre 2023 - H 11/ 17
IERI. OGGI. SULLA SOGLIA.
DOMENICA 17 settembre 2023 - H 11/ 17

